Il
Carro è l’arcano numero sette, il numero primo
più alto, divisibile solo per se stesso, il più
attivo dei numeri dispari. Il Sette rappresenta, dunque, l’azione
per eccellenza, a tutti i livelli: su se stessi e sul mondo.
A differenza dell’Imperatrice, arcano numero tre, l’azione
del Carro è più matura, in quanto basata sull’esperienza
accumulata dagli Arcani precedenti, e si propone un obiettivo.
Nei tarocchi di Marsiglia, il soggetto della carta è
rappresentato da tre elementi: due cavalli, un veicolo e il
suo conducente; il nome della carta non allude al personaggio,
come era accaduto finora, ma allude al veicolo.
Il conducente è rappresentato da un giovane uomo in cui
potremmo riconoscere un principe o un re, dal momento che porta
la corona. Il giovane re ha un’espressione nobile e virile,
guida con sicurezza il cocchio, non gli è necessario
tenere i cavalli con le briglie: è un conquistatore nato
e manifesta tutta la sicurezza di chi ha combattuto e vinto
superando ostacoli di ogni tipo. La sua armatura rifulge di
colori brillanti e tutta la sua figura emana luminosità,
simboleggiante la piena vittoria. Il Sette, infatti, numero
di buon auspicio e sacro sin dall’antichità (il
Sette è dato dai tre piani dell’essere più
i quattro elementi), è il numero del compimento, dell'interezza
di una serie: sette sono, non casualmente, i giorni della settimana,
le virtù, i vizi capitali, le note musicali, i colori
dell'arcobaleno, i tradizionali pianeti dell'astrologia. La
figura sul carro può rimandare all'eroe dalle gambe nude
della carta precedente, l’Innamorato, che armatosi contro
le difficoltà ora procede dominandole dall'alto, cioè
da una posizione che gli permette di vedere la direzione della
meta e quindi di guidare il suo veicolo senza identificarsi
con un lato o l'altro del dilemma, ma dominando entrambi da
un punto di vista superiore e centrale rispetto alla dualità
delle cose.
Possiamo vedere il lui anche la figura dell'Imperatore che,
scelta la via del successo, inizia a percorrerla. Il conducente
del Carro porta il suo scettro nella mano destra, senza stringerlo
come faceva l'Imperatore, ma con una scioltezza che indica il
sicuro dominio della situazione.
Il carro ha forma di quadrato, è color rosa carne e affonda
nella terra: è, quindi, ancora legato alla realizzazione
materiale. Il giovane re trae dal cubo la sua potenza solare,
attiva, destra; il cubo è stato preliminarmente purificato
e ora è fornito di ruote per il movimento. La realizzazione
concreta dell'Imperatore, qui si mette in moto rompendo la staticità
inerte della pietra, iniziando una trasformazione sul piano
dell'azione nel mondo. Decisa la linea d'azione, con l’arcano
dell’Innamorato, ora, con il Carro si inizia a percorrerla.
Sulle spalle del giovane vediamo due maschere a forma di luna,
la duplice natura lunare è stata trasformata in un’unica
forza. Le due maschere potrebbero rappresentare anche il passato
e il futuro, il positivo e il negativo: il condottiero del Carro
agisce, infatti, nel pieno del presente, aperto al passato e
al futuro, alla luce e all’ombra.
Il condottiero ci ricorda il Sagittario, infatti dell’uomo
vediamo solo la metà al di sopra della cintura: la sua
parte inferiore del corpo sembra equina; infatti, i due cavalli
sembrano far parte del suo corpo perché tutti e tre scaturiscono
dal carro.
I due cavalli rappresentano le forze vitali, animali, istintive,
quelle che tirano il carro rompendo la forza d'inerzia. Gli
istinti o le forze dell’inconscio ora sono al servizio
del giovane che le ha vinte aggiogandole al suo carro. Naturalmente
esse non hanno perso nulla della loro natura selvaggia e animalesca,
che anzi risalta proprio con la loro raffigurazione sotto aspetto
di animali, proprio come nella raffigurazione del cane che spinge
in avanti il Matto.
Il cavallo che tira verso sinistra il carro ha un occhio chiuso
e lunghe ciglia, rimandandoci così alla polarità
femminile; l’altro cavallo, che tira verso destra, ci
rimanda invece alla polarità maschile. I due animali
rappresentano, quindi, i due aspetti della contraddizione, due
forze repulsive: Acqua e Fuoco, Ying e Yang. Esse, però,
appartengono alla stessa natura perché entrambe scaturiscono
dal Carro, entro il quale sta la parte posteriore dei cavalli
a noi invisibile. Questi due principi, benché uniti,
sono di natura opposta: l'aspetto contraddittorio è mostrato
dal fatto che i due cavalli tirano in direzione opposte. Hanno
però una meta in comune poiché come il guidatore
guardano verso destra. L'unità di intenti e di direzione
dà, quindi, a tutti gli elementi del composto una unità.
La situazione è di equilibrio: un equilibrio dato dal
movimento e un movimento dato dall'equilibrio che è dinamico
e non statico, quasi a ricordare il senso segreto dell'I King:
"L'esistenza si edifica sul mutamento". L'importante
è che il Carro proceda e che la direzione sia unitaria:
tutti gli elementi del composto devono andare incontro allo
stesso processo di trasformazione. Il Carro indica, quindi,
lo stato di colui che riesce a dominare il settenario in tutte
le sue forme e manifestazioni, su tutti i piani dell'essere
e nel suo aspetto contraddittorio allo scopo di servirsene per
andare avanti.
Insieme ai cavalli, il giovane re forma una figura triangolare,
mentre il carro ha la forma del quadrato. Si ha, quindi, un
triangolo nel quadrato, rappresentazione dello spirito nella
materia. Il Carro rievoca, così, la ricerca alchemica:
la materializzazione dello spirito e la spiritualizzazione della
materia. Si potrebbe dire in quest’ottica che il carro
rappresenti il corpo, i cavalli l’energia e il personaggio
lo spirito.
II carro è sormontato da un baldacchino, sorretto da
quattro colonne. Il baldacchino è una sorta di velo che
chiude l’orizzonte del cielo; sarà la Stella, arcano
XVII, a sollevare quel velo; le dodici stelle rappresentate
sul drappo del baldacchino ci rimandano alle forze cosmiche.
Le quattro colonne sorreggono il baldacchino quasi a dire che
l'Alto, nel senso della dimensione superumana, è già
penetrato e unito con il Basso, e dal Centro di questa unione
viene la direzione che il Carro percorre. Infatti, le quattro
colonne sono appaiate a due a due: la stessa unità contraddittoria
espressa dai cavalli ritorna a confermare la corrispondenza
Alto-Basso che bisogna sempre tenere presente. Le quattro colonne
rappresentano anche i quattro elementi che formano il cubo.
Sul carro, al centro del blasone, è rappresentata una
goccia verde. Secondo alcune leggende, fra tutte le cellule
mortali del corpo umano, ne esiste una soltanto in grado di
sopravvivere alla morte fisica. Il Carro ricorda in questa goccia
verde la nostra speranza di immortalità: inserisce nella
materia una coscienza impersonale.
Interpretazione carta al diritto:
E’ la carta del trionfo e del successo, soprattutto in
campo sociale. Indica che una questione si risolverà
nel modo migliore. Il successo è determinato dalle azioni
dell’individuo, non dal Fato.
Rimanda anche alla consapevolezza, alla stabilità emotiva,
alla fiducia in se stessi, all’autocontrollo e a un grande
intuito.
Può indicare anche un viaggio o l’arrivo di una
persona da lontano.
Dal punto di vista affettivo, un rapporto sentimentale è
in stadio di grande sviluppo positivo.
Dal punto di vista professionale, rimanda ad una posizione invidiabile,
a successi, avanzamenti di carriera.
Può rappresentare una persona straniera particolarmente
benevola nei confronti del consultante; un amante dalla forte
sessualità. Si tratta generalmente di una persona di
sesso maschile, di età compresa tra i quaranta e sessant'anni,
molto sicura di sé, combattiva ed idealista, dotata di
iniziativa.
Interpretazione carta al rovescio:
La carta essendo così forte e dinamica inverte o esaspera,
se capovolta, tutti i suoi buoni auspici.
Tuttavia, il suo aspetto attivo non è del tutto colpito,
per cui ci si rimetterà brevemente in sesto, soprattutto
se circondata da carte positive. La vittoria può tramutarsi
in sconfitta, può esserci un periodo di stallo, un’incapacità
di agire creativamente e costruttivamente.Un viaggio può
andare male o essere rimandato.
Dal punto di vista affettivo si vive l'amore in maniera egoistica
con la tendenza a dominare il partner oppure ci si fa trascinare
dai sentimenti, senza avere una visione lucida delle cose.
Dal punto di vista professionale possono esserci difficoltà
causati da errori o dal temperamento troppo aggressivo del consultante,
intollerante agli ordini dei superiori.
Può rappresentare anche una persona dall’ambizione
eccessiva con una volontà impositiva oppure, se le carte
che circondano il Carro capovolto sono deboli, una persona inconcludente,
priva di ideali, che vive alla giornata.
Tempo: il Carro
è molto veloce (massimo una settimana), ma anche i suoi
effetti sono brevi ( non più di due mesi).
Pianeta: Mercurio.
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