La
Forza, arcano numero undici, è la prima carta della seconda
serie decimale e contiene in sé tutte le qualità
che sono state acquisite passando attraverso le carte precedenti.
La Forza viene dopo il X perché solo chi ha potuto impugnare
la Ruota per la manovella, ossia solo chi ha accettato il proprio
destino e ha accettato di agire su di esso, può ottenere
questa forza che si dispiega su ogni piano: spirituale, fisico,
psichico; a questo punto si ottiene la capacità di intervenire
nella realtà modificandola secondo il volere. XI è
numero dispari, maschile, formato da X (la Ruota della Fortuna
che simboleggia il destino) più 1, numero della Volontà
che trasforma il subire passivamente gli eventi in un intervento
attivo in essi. Ricordiamo che il Sole, segno della concentrazione
e della volontà tesa verso un punto, è simboleggiato
dal Leone, l’animale che la Forza domina. XI è
uguale a 10 + 1, al Dieci si aggiunge l'unità: il primo
ciclo è concluso e ne inizia un secondo che non ha più
come figura emblematica iniziale il Bagatto, cioè il
semplice atto creatore dello spirito, ma comincia con una figura
di donna perché la potenza dello Spirito qui agisce sulla
materia, è già calata nella realtà. La
Potenza è femminile anche secondo la tradizione tantrica:
è la dea, la Shakti, che dà potere al suo maschio,
al suo dio, col quale forma l'inseparabile coppia. Infatti,
non a caso, la Forza guarda a sinistra, lato femminile e ricettivo.
La Forza è raffigurata, nei tarocchi di Marsiglia, da
un personaggio femminile che, a prima vista, sembra domare,
con dolcezza e senza apparente sforzo fisico, un leone trattenendolo
per le fauci.
Tuttavia, il leone sembra non porre resistenza, ma essere addomesticato;
ciò significa che la Forza ha saputo vincere i suoi istinti,
rappresentati dal leone, senza distruggerli, e da essi ha attinto
una certa energia. Tale energia pulsionale viene canalizzata
dalla donna per mezzo della sua coscienza, non a caso le braccia
sono gialle. La Forza apre, quindi, la strada alle energie inconsce
e permette l'emergere di una nuova coscienza che passa attraverso
il rapporto con le forze istintive.
Questo Arcano ci insegna che la parte animale, istintiva e pulsionale
di noi stessi non può venire trascurata. Per questa ragione,
i sei denti aguzzi del leone si ripetono nelle sei punte rosse
del cappello: la natura intellettuale ascolta la voce dell'animale,
e l'animale ascolta l'influenza del mentale. Non ha senso soffocare
l'energia dell'animale che è in noi, quando la si può
giustamente incanalare e sublimare per utilizzarne l'immenso
potenziale. Così fa l'alchimista che, ben lontano dal
distruggere la materia vile, grezza, la purifica fino a trasformarla
in oro. Alla stessa maniera, la forza bruta del leone, distruttiva
e divoratrice finché lasciata a se stessa, diviene, se
correttamente captata e domata, un prezioso strumento di evoluzione.
Il cappello della Forza ha la forma del simbolo dell'infinito
come il cappello del Bagatto ad indicare che tra i due c'è
un'analogia. Tuttavia, il cappello della Forza è coronato
da una piccola corona rossa e vi predomina il colore giallo,
colore della Coscienza. La coroncina rossa indica che la Forza
ha dominato gli elementi ed è investita di un potere
attivo, che come Bagatto non aveva ancora: qui ci sono dieci
carte in più e cioè il Bagatto, divenuto Forza,
ha subito 10 trasformazioni ed è arrivato allo stadio
in cui può padroneggiare la materia bruta.
La Forza è cosciente dalla testa ai piedi, anche il suolo
è di colore giallo. Si può vedere in essa la potenza
stessa della Coscienza in quanto punto di unione tra l'alto
e il basso, tra l'energia spirituale e l'energia istintiva.
La veste della donna è blu, con un manto rosso fuoco
dal quale escono le maniche chiuse da un alto polsino giallo
che ricorda le strisce di cuoio che i lottatori si stringono
intorno ai polsi.
Il piede nudo della donna fuoriesce dalla veste, appoggiato
al suolo per mezzo di un sandalo sottile. Questo piede nudo
ci ricorda il personaggio del VI Arcano, l'Innamorato, con la
differenza che qui all'innocenza del VI si aggiunge la tranquilla
fiducia in se stessi dell’ XI per cui si va al combattimento
con i piedi nudi, scoperti. L'unghia dell'alluce, come quella
del pollice, sono dipinte di rosso. Va ricordato che l'unghia,
nel corpo umano, simboleggia l'eternità in quanto continua
a crescere anche dopo la morte. La vitalità eccezionale
de La Forza si manifesta nel colore rosso delle sue unghie.
Le vesti sontuose confermano la regalità già indicata
dalla corona. La Forza ricorda la Grande Dea mediterranea, adorata
a Creta come Signora dei leoni e rappresentata su sigilli, vasi
e in statuette come una donna dalla larga gonna, il seno scoperto,
che tiene due serpenti stretti nelle mani e con due leoni rampanti
ai lati.
Interpretazione carta al diritto:
La Forza è una carta attiva e molto positiva. Rimanda
alla sicurezza e fiducia in se stessi, alla volontà,
alla determinazione e al coraggio, qualità utili per
ogni realizzazione. Le difficoltà vengono superate grazie
alla propria capacità e determinazione.
Dal punto di vista affettivo rimanda alla passione e alla tenacia
nei sentimenti: il consultante non ha nulla da temere sulla
fedeltà e sulla sincerità del partner.
Dal punto di vista professionale i desideri del consultante
saranno esauditi e il successo è assicurato.
Può rappresentare anche un individuo dalla forte personalità,
estroverso, influente, capace di aiutare gli altri. Spesso indica
i figli, gli adolescenti, i giovani.
Interpretazione carta al rovescio:
Quando la Forza si presenta capovolta esprime il suo potenziale
negativo secondo due diverse modalità contrapposte: la
debolezza, l'insicurezza, l'inconcludenza e l'indifferenza oppure,
al contrario, l'eccesso, la violenza e la prevaricazione.
Rappresenta anche la debolezza morale, il prevalere degli istinti
più bassi.
Indica dure prove da affrontare.
Dal punto di vista affettivo i rapporti sono possessivi, fondati
più sull'egoismo e il desiderio di potere che su un affetto
sincero; un eccessivo orgoglio rischia di compromettere un riavvicinamento.
Dal punto di vista professionale le ambizioni sono eccessive
oppure frustrate; nell’ambiente lavorativo si hanno o
si subiscono atteggiamenti ingiusti e prevaricatori; possono
esserci preoccupazioni per un lavoro che prevede sforzi che
si ritengono superiori alle proprie possibilità.
Può rappresentare, anche, una persona intransigente e
dura che tende a imporre il proprio carattere e la propria volontà
sugli altri senza tenere conto delle loro esigenze, oppure una
persona nemica che ostacola apertamente.
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