Mentre
Il Bagatto rappresenta la coscienza maschile, la Papessa rappresenta
quella femminile: la coscienza del Bagatto rappresenta il principio
maschile Yang, è solare, diretta e irradiante; la seconda
femminile rappresenta il principio Yin, è lunare, magnetica,
riflessa.
La Papessa, nei Tarocchi, viene rappresentata da una misteriosa
donna incoronata con la tiara papale, seduta su un seggio imponente.
Lo scranno sul quale siede è celato alla vista da un
drappeggio che simboleggia la clausura nel tempio, convento
o chiostro e che sembra proteggerla dalle insidie del mondo.
Il drappo teso dietro di lei sembra anche nascondere il cielo
e i misteri ai quali la Papessa ha accesso.
Alla Papessa è, infatti, collegata la seconda lettera
dell’alfabeto ebraico, Beth, che vuol dire casa, tempio:
essa è la donna, il santuario, la cavità della
terra e del corpo che deve essere penetrata e fertilizzata dall’energia
solare e maschile.
La Papessa tradizionalmente simboleggia la grande sacerdotessa,
la maga, la dea, che rimane sulla soglia del tempio. Può
rimandare a Iside, la dea egiziana del disco lunare, che riuscì
a riportare alla luce Osiride, il dio solare suo sposo che era
chiuso nel mondo sotterraneo presso le divinità della
morte. E’ quindi Selene, la luna, il cui aspetto oscuro
è rappresentato da Ecate, terribile dea dei morti invocata
dalle streghe nelle cerimonie magiche. La Luna, infatti, ha
due volti, uno oscuro e terrificante e uno luminoso e benefico:
come la Natura ora è la Madre, ora è la divoratrice
delle proprie creature. La Papessa richiama alla mente anche
una qualsiasi Madonna Nera dell’iconografia cristiana.
Il drappo che avvolge la Papessa è di colore azzurro,
ossia il colore della spiritualità, delle forze celesti;
mentre nella veste che indossa prevale il colore rosso, ossia
il colore dell’energia vitale, del sangue, del fuoco centrale
che lentamente si manifesta, quasi come se il drappo azzurro
dovesse aprirsi progressivamente come una porta. Ma per il momento
ciò non accade: la forza del rosso che cerca di esprimersi
non vi riesce, suggerendo così l’attesa: il drappo
rimane teso dietro di lei e la Papessa rimane a guardia della
porta del Tempio.
La Papessa è associata al Due, il primo dei numeri pari,
non da intendersi come 1+1, ma come un valore puro: è
la prima porta e il primo passaggio attraverso il quale l'Uno
(il Bagatto) può penetrare per portare la luce fecondatrice
e uscirne incoronato dopo aver illuminato l’interno e
contemporaneamente esserne stato illuminato di riflesso proprio,
come accade alla luna che non ha luce propria ma riflette quella
del sole e riflettendola illumina le tenebre.
La Papessa rappresenta la notte primordiale fecondata dal Fiat
emanato dal Centro, l'oscurità che si apre alla luce
e l’accoglie nel suo grembo, diventando essa stessa materia
della creazione. La Papessa, al contrario del Bagatto, è
seduta come a simboleggiare la sua passività; accanto
a lei si intravede un uovo, sembra sia covando. Il numero Due
è un numero passivo e ricettivo, un numero che rimanda
all’accumulo, in questo grado la materia è ancora
inerte. Alla ricettività del Due segue l’attività
del Tre (l’Imperatrice) che agisce in un’esplosione
di creatività.
Le due bande che la Papessa porta incrociate sul petto indicano
l’unione degli opposti, delle dualità con le sue
contraddizioni: l’Uno si manifesta attraverso il Due quando
crea tutti gli altri numeri, la Papessa è la linea orizzontale
che viene dopo il punto, la materia primordiale sulla quale
opera il Principio animandola, plasmandola e dandole la vita
che risplende nel Tre. L'Uno, o principio maschile, deve passare
attraverso il Due per manifestarsi sul piano della realtà
come nuova unità o Figlio, ossia il Tre (che comprende
nella propria unità sia l'Uno che il Due). In questo
senso la Papessa è la matrice di tutte le cose, la madre
di tutte le manifestazioni che nell’Arcano XXI, il Mondo,
vedranno la luce su un piano superiore, così come il
Bagatto ne è il padre, il principio. La Papessa è
la Conoscenza, l'atto conoscitivo che è stato animato
e messo in moto dall'Uno, mentre l'Imperatrice o Figlio è
la Conoscenza in atto senza più dubbi, è la certezza.
La Papessa è il dubbio fecondo, la notte primigenia,
il potere oscuro della natura che una volta illuminato dà
la conoscenza, essa rappresenta le forze inconsce, la Sostanza
divina.
La Conoscenza viene rappresentata dal libro che la Papessa tiene
sulle ginocchia, un libro che rimanda anche allo Studio. Si
potrebbe anche pensare, visto che la Papessa non sta leggendo,
che il libro non rappresenti altro che se stessa, in attesa
che qualcuno venga a decifrarla e risvegliarla. L'essere umano,
proprio come il Bagatto, deve avere il coraggio, la capacità,
l'iniziativa, di entrare in contatto con lei per procedere nell'opera
intrapresa.
Per l’uomo significa anche che la conoscenza di se stesso
passa attraverso l’amore della donna, attraverso l’accettazione
di essa come parte integrante del proprio essere.
Per la donna indica che le proprie potenzialità si manifestano
attraverso la fecondazione spirituale da parte dell’uomo,
così che dalla vergine ancora sterile si possa passare
all’Imperatrice, la donna nel fulgore della potenza, la
donna che ha conosciuto l’amore e splende in esso.
Alcuni cartomanti considerano la Papessa la carta che rappresenta
la consultante di sesso femminile.
Interpretazione carta al diritto:
La Papessa è una carta estremamente positiva,
in quanto rappresenta la porta da superare per arrivare alla
Verità. Il successo assicurato dalla carta, tuttavia,
non riguarda tanto il piano materiale dell'esistenza, quanto
piuttosto la crescita interiore e le questioni dello spirito.
La Papessa suggerisce la pazienza, invita a riflettere sulle
cose, a procedere poco per volta, senza lasciare nulla al caso.
La Papessa, infatti, è associata all’intuito ma,
anche, alla deduzione e all’analisi del profondo, alla
conoscenza di noi stessi e degli altri. Rimanda, anche, alla
conoscenza di cose ignote e a segreti svelati.
Dal punto di vista sentimentale il rapporto di coppia è
sereno, ma poco passionale; la Papessa può anche indicare
sentimenti tenuti nascosti. Se il consultante è uomo
la carta indica una donna che entra nella sua vita o che gli
è vicina.
Dal punto di vista professionale bisogna ponderare bene le scelte
e attendere il momento opportuno per agire; il successo nell’ambito
lavorativo lo si otterrà con la dedizione e la costanza.
La Papessa può indicare una donna fredda che teme la
sessualità e trova una giustificazione al proprio modo
di essere in una morale o in un ideale religioso; il suo bisogno
di purezza, però, ci può indicare anche una donna
di grande statura spirituale, una donna saggia in grado di aiutarci
e fornirci validi consigli. Per quanto riguarda l’età,
si tratta di una donna sopra almeno i 35 anni, spesso anche
più matura. Se il consultante è uomo può
rappresentare anche la donna amata.
Interpretazione carta al rovescio:
E’ una carta molto forte, è quindi importante per
l’interpretazione prestare molta attenzione alle carte
vicine. Ci possono essere contrattempi non dipendenti dal soggetto;
ci si inganna su qualcosa, si intraprendono strade sbagliate.
Si è troppo passivi di fronte agli ostacoli; solitudine
e isolamento scelto o subito. Prevale la superficialità
nelle cose o la freddezza e l’insensibilità. Può
indicare maldicenze, leggerezza nel tenere i segreti, chiacchiere,
relazioni clandestine, tradimento. Dal punto di vista sentimentale
si sta attraversando un periodo di crisi per mancanza di comunicazione,
il partner si sente poco amato, prevale chiusura e freddezza
nei rapporti. La Papessa al contrario può indicare anche
una donna nemica che vuole ingannarci, una collega invidiosa,
un rapporto conflittuale con la madre. Se la consultante è
donna, può indicare la sua difficoltà ad accettarsi
tale oppure una rivale in amore. Se il consultante è
uomo, può indicare la paura sia delle donne in generale
che verso una donna in particolare.
Tempo:
l’effetto della carta perdura abbastanza a lungo: da uno
a tre mesi.
Pianeta:
Luna.
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