La
Temperanza, il numero XIV, arriva dopo il cambiamento di stato
operato dall’Arcano senza nome, l’Arcano XIII. Dopo
essersi macerato nella profondità delle tenebre sotterranee,
il seme libera il germoglio e cominciano ad apparire i colori
della vita. È giunto il tempo della pace e della salute.
Lo scheletro sinistro si è trasformato in una donna alata
che travasa un liquido da un’anfora all’altra. Le
ali indicano in che cosa si è trasformato lo scheletro
dopo la completa decomposizione, indicano cioè che il
corpo è purificato e pronto al volo, è divenuto
egli stesso ala che porta in alto. Lo spirito vitale agisce,
quindi, completamente rinnovato.
Come l'Imperatore nella prima serie decimale, la Temperanza
è il numero 4 della seconda serie, numero di stabilità.
L’angelo sta ancorato alla terra e non spicca il volo,
anche se le ali azzurre glielo permetterebbero.
Le pupille della Temperanza sono gialle, illuminate di coscienza
allo stato puro e questo sguardo sovrumano potrebbe essere lo
sguardo dell'unico angelo che abbia visto Dio: l'angelo Gabriele.
Lo sguardo e la chioma della Temperanza sono pieni di luce divina,
e il fiore rosso a cinque petali che sboccia sul suo capo ci
indica che contiene la quintessenza. I cinque petali ci riportano
al simbolismo dell’Arcano V, il Papa. Questo fiore è
visibile sulla fronte come un sigillo, un segno, perché
ciò che la Temperanza compie deve avvenire in armonia
con la propria natura, secondo il proprio assenso e per ispirazione
divina, senza calcoli di sorta.
La Temperanza versa il liquido da un’anfora all’altra
per operare un’unione degli opposti, la Temperanza fa
sì che entrino in comunicazione fra di loro le energie,
i fluidi. Grazie alla sua azione non esistono più energie
contrapposte, non esistono più contrari ma soltanto elementi
complementari: è il segreto dell'equilibrio. La Temperanza
attenua le passioni.
Dopo l'azione dissolvente dell’Arcano precedente, ne inizia
una coagulante durante la quale i fluidi si mescolano, poi si
fisseranno e si riscalderanno in un unico vaso, nella carta
seguente, il Diavolo, dove l'unione degli opposti raggiungerà
il massimo del calore e dell'energia. Questa delicata operazione
di progressiva coagulazione delle contraddizioni, della dualità
, deve avvenire lentamente e per gradi, con moderazione. E può
avvenire solo in un corpo purificato provvisto di ali, cioè
privo della pesantezza terrestre che l'Appeso ha lasciato penzolare
sulla forca.
La Temperanza ci ricorda un po' l'Uno: è infatti un inizio
e come il Bagatto fa un gioco d'abilità. C'è anche
una certa analogia nel gesto delle mani, la destra in basso
e la sinistra in alto, come anche una certa somiglianza nelle
contrapposizioni dei colori rosso e blu, che portano sui vestiti.
La Temperanza piega la mano che sostiene l’anfora di sinistra
verso quella di destra con un gesto dolce di dono invece che
di potenza, come faceva invece il Bagatto con la sua bacchetta;
nella Temperanza le due direzioni, le due mani e le due anfore
sono rivolte una verso l'altra e collegate da questo passaggio
di fluidi da un vaso all'altro, dall'Alto al Basso, dal sinistro
al destro, dal freddo al caldo, dalla Luna al Sole, nella direzione
destra ritenuta di buon augurio perché indica un venire
alla luce, una trasmutazione. Tradizionalmente la Temperanza
era raffigurata con due vasi, uno d'acqua e uno di vino: cosa
che ci ricorda il famoso miracolo di Gesù che a Cana
trasformò l'acqua in vino. Tutta la carta indica una
polarità tesa al congiungimento degli opposti: l'abito
è metà rosso e metà blu, il corpetto è
diviso in due, entrambe le maniche sono rosse perché
entrambe impegnate in un'azione, protese verso qualcosa. Ricordiamo
che 7 + 7 = 14, il Sette è il Carro, perciò due
carri compongono la Temperanza: occorre, quindi, dare una direzione
a questo passaggio di fluidi, di polarità dell'essere.
Questo passaggio può avvenire all'interno di una persona,
tra la persona e l'ambiente o all'interno di un gruppo, o tra
due persone, o all'interno di una situazione. Non bisogna dimenticare
che l'influsso che si esercita sugli altri provoca una risposta,
così come anche noi rispondiamo a influssi esterni provenienti
dall'ambiente.
Interpretazioni carta al diritto:
La Temperanza è la carta della rigenerazione e dell'innovazione,
ma nel rispetto dei valori impliciti nel suo stesso nome: “temperanza”,
ossia moderazione e autodisciplina. Può indicare una
trasformazione felice, una nuova iniziativa proiettata verso
il futuro, ma tutto ciò avviene lentamente con pazienza
e all'insegna dell'equilibrio e della ragionevolezza. E’
una carta in grado di trasformare positivamente quelle vicine,
ed è sempre un buon presagio di speranze realizzate e
progetti portati a termine.
Dal punto di vista affettivo nella coppia vi è armonia
e stabilità; le amicizie sono durature.
Dal punto di vista professionale un progetto viene portato felicemente
a termine; talvolta la situazione, per quanto serena ed appagante,
si rivela un po’ statica, priva di avanzamenti di carriera
immediati.
Può anche rappresentare una persona stimata, serena e
socievole.
Interpretazioni carta al rovescio:
La Temperanza capovolta rimanda alla disarmonia e all’eccesso.
Prevale l’instabilità emotiva, l’impazienza,
il consultante tende a vivere nel caos, con uno stile di vita
leggero e mondano, all'insegna della sregolatezza. I risultati
ottenuti in qualsiasi campo avranno breve durata, subito schiacciati
da ostacoli difficili da superare, qualora non entrino in gioco
la pazienza e l'autodisciplina. Può anche indicare ritardi,
rinvii, una situazione ancora instabile.
Dal punto di vista affettivo il rapporto non è armonioso,
prevalgono tensioni e incomprensioni; può indicare incompatibilità
di coppia.
Dal punto di vista professionale: opposizioni, progetti e iniziative
che si arenano.
Può, anche, rappresentare una persona apatica troppo
cauta o, al contrario, una persona leggera, farfallona, inaffidabile.
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